La violenza confonde le idee

Dopo le stragi avvenute a Parigi per mano dell’IS, tutti siamo esterrefatti per le morti innocenti. Per le modalità degli attentati. Ci sentiamo feriti, fragili. La ragione cede il passo all’incredulità. L’istinto è la reazione. Reagire con violenza alla violenza. Senza pensarci. Senza riflettere. Come quei cani che azzannano l’amato padrone perché toglie loro il cibo nel mentre lo consumano, così noi istintivamente reagiamo contro tutti. Facendo di tutta l’erba un fascio. E’ il pericolo. Da scongiurare, aborrire, evitare.

Noi giorno dopo giorno da più di trent’anni lavoriamo per il popolo eritreo, per aiutare la Missione di Suor Pina e le sue Suore della Congregazione del Buon Samaritano, difendiamo le loro ragioni di aspirare, venendo in Occidente, ad una vita migliore. Il loro diritto ad essere accolti, a trovare realizzazione nella dignità di un lavoro. Abbiamo sempre avuto questa linea. E’ quello in cui crediamo. Quello per cui siamo nati.

La violenza confonde le idee, le convinzioni vacillano, ma esse non sarebbero tali se non resistessero. D’altronde è facile amare il prossimo nei periodi in cui tutto è sereno, l’amore viene messo alla prova nella tempesta, nelle intemperie, nelle difficoltà. In queste intemperie le nostre convinzioni non vacillano, le nostre lotte nel difendere dei diritti non cedono il passo di un millimetro. Noi sappiamo bene che aiutiamo persone estremamente in difficoltà, povere. Persone che non potrebbero mai permettersi il lusso di armare la propria mano. Persone oneste con sogni minimi: avere un’esistenza normale.

Convinti delle nostre ragioni, ci obblighiamo a non cedere agli istinti, ci obblighiamo alla ragione. Dinanzi alla barbarie degli attentati come Occidentali ci sentiamo feriti, oltraggiati, offesi. Il lutto dei familiari delle vittime è il nostro lutto, ma non cedere, far vincere la ragione, credere ancora nell’Accoglienza e nell’inutilità di barriere e di muri è per noi il segno che niente potrà sconfiggere ciò che siamo, ciò che la Storia ci ha portato ad essere. Le ragioni del nostro vivere civile.

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