Il lavoro delle Suore del Buon Samaritano: costruire giorni felici

Spesso quando si parla di povertà si pensa alla fame, alla mancanza di nutrizione, all’impossibilità di vestirsi decentemente,  si pensa ai poveri e ci si chiede quali sono i limiti dei loro orizzonti, dei loro sogni, spesso, con convinzione, crediamo che il vero loro sogno sia solo quello di arrivare a domani, all’alba del giorno successivo. E’ così? Spesso è cosi, anzi il più delle volte, ma si è poveri anche quando non si ha una minima occasione di crescita e, forse, questo è l’aspetto peggiore della povertà.

La Congregazione delle Suore del Buon Samaritano cerca quanto più possibile di contrastare la povertà cercando di formare sia culturalmente che spiritualmente i bambini che ospita nelle case-famiglie. Per loro s’impegna a costruire giorni felici. Giorni che vengono individuati nel raggiungimento degli obiettivi prefissi. Un giorno felice per i nostri bambini ospiti nelle case-famiglia di Asmara è stato quest’anno quello della prima comunione di 6 bambini e di 3 battesimi di bambini adulti, molti di loro malati di AIDS.  Sono belle storie da raccontare. Le cerimonie sono avvenute a distanza di una settimana l’una dall’altra, nel mese di maggio 2015, e sono state emozionanti.  Durante la catechesi ai bambini è stato chiesto di raccogliere il proprio superfluo per donarlo ai poveri più poveri. Nella foto  vediamo la piccola Marta offrire i risparmi accumulati, soldini nati da rinunce all’avere un giocattolo, una caramella, un cioccolatino, e tante altre piccole cose,  a favore di quei bambini che vivono in strada, che hanno famiglie povere, ma che non possono essere ospitati nelle case-famiglia.

Un giorno di festa, un giorno di felicità per i bambini delle nostre case-famiglia. Auguriamo a loro in futuro di costruire altri 10, 100, 1000 giorni felici, come questo.Bambina Comunione

(Foto: La piccola Marta offre i propri risparmi durante la cerimonia della prima comunione)