Il welfare, l’accoglienza, la calunnia, la decenza
Stabilire le ragioni per le quali si fanno le cose, rende esse formidabilmente normali, logiche, necessarie. Per capirle però bisogna riflettere, pensare, analizzare, dedicare del tempo a coltivare una propria opinione e non correre dietro le opinioni altrui credendole vere e giuste senza averne una prova.
Viviamo in un contesto in cui i social possono creare in nonnulla un’opinione capace di condizionare la realtà, di modificarla, di imporla ai cittadini tanto da farla diventare questione politica da dibattere. Ciò sarebbe legittimo se le questioni venissero poste in tutta la loro verità e non strumentalizzate a piacimento e per propri scopi. In questi tristi giorni del dopo-terremoto sui vari social circolano articoli di varia estrazione che ritengono che i terremotati debbano essere trattati meglio degli immigrati e sottolineano come non sia giusto che gli stessi immigrati vengano ospitati in alberghi a 5 stelle e che abbiano 35€ al giorno a persona. Manipolano la realtà a proprio piacimento cercando di ottenere consensi a man bassa e di allargare il malcontento popolare.
Qual è la verità?
- Il fatto vero è che ogni immigrato costa allo Stato 35€ al giorno, ma essi non vengono dati pro manibus al singolo immigrato, ma vengono affidati come rimborso spese ad Associazioni e/o cooperative che nelle proprie strutture devono provvedere a vitto e alloggio, di questi 35€ al giorno circa €2,50 finiscono quotidianamente nelle tasche dei singoli immigrati per un ammontare complessivo mensile di circa 75€. Cosa compri con 2,50€ al giorno?
- Se un albergo a 5 stelle ospita immigrati è perché ha dato la propria disponibilità ad ospitarli in cambio del contributo che lo Stato garantisce. Lo Stato non sequestra le strutture se non in caso di estrema emergenza; le aziende alberghiere che le mettono a disposizione lo fanno, soprattutto in bassa stagione, per garantirsi un introito sicuro.
Detto questo, crediamo, però, che il ragionamento da fare sia un altro: nelle nostre democrazie occidentali basate tutte su economie liberali il welfare va difeso a spada tratta o no? Lo Stato ha il dovere di occuparsi delle fasce più deboli o deve lasciarle al loro destino?
Un paradosso: un detenuto costa allo Stato 300€ al giorno. Quindi? Affinché non abbia questo costo lo uccidiamo? Lo facciamo stare a piede libero a fare il bello ed il cattivo tempo a danno della comunità?
Il welfare esiste per difendere e garantire i più deboli, per integrarli, per far sì che contribuiscano, nel loro piccolo, al buon vivere di una comunità; è in questa ottica che esistono anche le pensioni sociali.
Se non esiste una politica di aiuti e di sostegno, non si elimina il problema se non con la repressione, se non con la violenza. Nel 2016 il ritorno all’età della pietra non è auspicabile.
Il welfare va difeso, sempre. Le calunnie ledono la natura di esso alle radici, cercano il caos, tendono al caos. Davanti ad esse non possiamo restare inermi, non possiamo ascoltarle senza dir parola. Sappiamo però che le calunnie affascinano e le verità son dure da digerire, le prime leggere viaggiano sulle ali del vento ed arrivano a tutti, le seconde, radicate, han bisogno di tempo per essere riconosciute tali. Che il tempo sia clemente….

