Una catena d’Amore per il nostro Samy

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In quanti modi si declina la parola Amore?

Nella nostra più che trentennale esperienza più volte ci siamo imbattuti in percorsi d’amore di persone che si dedicavano agli altri. Ne abbiamo raccontato le storie, orgogliosi di averle conosciute, di aver condiviso con loro progetti a volte brevi, a volte di lunga durata. Spesso abbiamo definito queste persone eroi, senza vergognarci di apparire pretenziosi, andando contro la loro stessa ritrosia. Ritrosia di chi, protagonista delle storie che raccontavamo, si schermiva dicendo che non faceva altro che il proprio dovere.

Non è da tutti fare il proprio dovere esclusivamente per il bene del prossimo. Per noi è questa, oggi più che mai, la qualità dell’eroe. Essi sono il seme di un domani migliore. Il nostro raccontarli è, nel nostro piccolo, un voler dar linfa e forza alle radici che questo seme farà germogliare, alla pianta che farà nascere, al domani che costruisce, attimo dopo attimo, anche per noi.

In questi giorni per curare la cecità di Samy siamo tornati a collaborare con l’A.O.U.P.I., acronimo dell’Associazione Ospedale Umanitario Pediatrico Internazionale-ONLUS. Un seme a cui auspichiamo di mettere solide radici nel nostro domani.

Chi è nostro lettore abituale potrà ricordare la storia di Samy: un ragazzo che vive in una delle nostre case-famiglia ad Asmara e che ha problemi audiovisivi. È già venuto in Italia circa quattro anni fa per risolvere i problemi di udito. Quando fu operato a Milano, sempre grazie all’A.O.U.P.I., risolse in gran parte i suoi problemi. Già allora gli fu data una speranza di poter recuperare la vista, speranza che andò delusa, perché, gli dissero, si dovevano “aspettare nuove conquiste scientifiche che possano riparare la sua cornea troppo compromessa dalla malattia” (vd.:      http://1aoupi.wixsite.com/aoupi/samy ) . L’attesa ora è finita: grazie all’A.O.U.P.I. il nostro Samy sarà operato ed ha buone possibilità di riacquistare la vista ad entrambi gli occhi.

L’A.O.U.P.I. si è assunta tutte le spese, sia dell’operazione che del viaggio dall’Eritrea in Italia. Per loro non è un evento straordinario, è la loro mission, sono nati con lo scopo di aiutare e curare bambini che vivono in paesi dove le strutture ospedaliere non sono attrezzate come in Italia, dove alcune patologie non possono essere curate per mancanza di mezzi e di fondi, non per impossibilità.

Presidente dell’Associazione è la dott.ssa Nicoletta Tradati, per chi vorrà approfondire il lavoro che svolgono rimandiamo al loro sito www.aoupi.it .

Noi dell’Associazione Mariam Fraternità- ONLUS non possiamo far altro che sentirci orgogliosi che in Italia ci siano professionisti che abbiano questa sensibilità verso il prossimo.

Nei prossimi mesi vi terremo aggiornati sui progressi di Samy e sulle operazioni alle quali si sottoporrà.